Morgana Orsetta Ghini

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Artista, si laurea con lode all'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2001. Al cento del suo messaggio artistico, MOG pone l'essenza femminile, intesa come vita. Questo concetto viene raffigurato attraverso un raffinato e discreto uso delle forme della vulva che così diventa, di volta in volta, installazione che denuncia il dramma dell'infibulazione, simbolo della continuità dell'esistenza umana, segno di orgogliosa parità, denuncia di violazioni oltre che simbolo di superamento di inibizioni culturali sotto forma di prezioso monile che arricchisce e decora. L'ampiezza dei temi affrontati, nelle più diverse forme, fa si che la vagina venga declinata dall'artista in modi sempre differenti, anche se ben riconoscibile, con un linguaggio sostanzialmente astratto che non altera la forma scelta anche quando sono i materiali a cambiare, sia che si tratti di sculture, installazioni o gioielli; dal marmo al ferro, dall'argento all'oro e al bronzo, fino alle resine, agli acquerelli, e al ricamo.

Tra le sue esposizioni White Carrara 2023 dove installa due opere monumentali per le vie della cittadina, l'Arena Civica di Milano per la mostra "Dissonanze", le Scuderie Aldobrandini di Frascati, nell'ambito della mostra "Oltre Lilith, il femminino sacro"; il Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano, il Teatro Palladium in occasione del Roma Europa Festival, il Rosa Parks Museum in Alabama, Stati Uniti, e la Chiesa di Sant'Agostino a Pietrasanta; ancora a Milano con la personale nello spazio Corso Magenta 10 per l'arte, la mc2 Gallery, la galleria De Magistris nell'ambito della mostra "HOT - l'erotismo nell'arte" e con la scultura monumentale per la celebrazione del primo centenario della Nivea; la Pinacoteca del Pireo di Atene, la Farm Cultural Park di Favara, il Palazzo Ducale di Massa, il MUSE - Museo delle Scienze di Trento, il Giardino della Kolimbethra presso la Valle dei Templi di Agrigento.

Cofondatrice del Collettivo OP con il quale realizza nel 2021 le sculture sonore monumentali Uno Di Un Milione in collaborazione con l'Accademia Teatro alla Scala di Milano presso la vetta apicale del Parco Nazionale dello Stelvio a Pejo 3000 - presentando il progetto alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26 di Glasgow - e la scultura monumentale dell'Opera dello Svelamento Conoscenza e Rinnovamento delle Acque presso il lago di Molveno in Trentino, parte integrante della mostra "Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese", all'interno del Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

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