Max Casacci

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Massimiliano Casacci nasce a Torino nel 1963. Incomincia a suonare a 15 anni. Si appassiona giovanissimo alla musica prog e compie studi jazz.

Max appena diciottenne entra a far parte di due delle più importanti band new wave di Torino: i Carmody (recentemente ristampati dalla etichetta tedesca Anna Logue) e i Deafear.
Parallelamente compone musica per spettacoli di teatro, danza contemporanea, cinema e sigle radiofoniche (RAI Radio 2).
Incomincia a lavorare in un proprio piccolo studio come tecnico e produttore per le band locali.

Lo studio di Piazza Vittorio prenderà il nome di Casasonica. Max collaborerà con i più importanti artisti italiani: Afterhours, Africa Unite, Assalti Frontali, Almamegretta, Modena City Ramblers, Cristina Donà, Fratelli di Soledad, Mau Mau, Loschi Dezi, Mao e la Rivoluzione…
Dopo esserne stato produttore al fianco di Madaski, sale sul palco degli Africa Unite come chitarrista, ma entrerà nella band anche in qualità di autore e compositore. Realizzerà in questa veste “Babilonia e Poesia” e “Un sole che brucia”. Tour in tutta Europa, Jamaica, Palestina, Iraq.
Abbandonati nel ’96 gli Africa Unite, Max fonda i Subsonica, che produrrà sempre nello studio di Piazza Vittorio. Nella band sarà chitarrista, produttore, autore di testi in collaborazione con Samuel, compositore insieme a Boosta e Samuel.

Gatto Ciliegia Contro il Grande Freddo, Sikitikis, LNRipley, Petrol, sono artisti che passano in quegli anni dal suo mixer, mentre l’attività principale restano i Subsonica. Ad affiancarlo, un giovane Ale Bavo che diventerà fedele collaboratore per anni.
Max riesce a ritagliare del tempo per lavorare come autore per Mina, di cui firmerà il singolo “Solo se sai rispondere” (prodotto insieme ad Ale) e Petra Magoni, di cui firmerà il singolo “Rimando”.
Successivamente produrrà “Musica X” dei Perturbazione, e il brano “L’unica” presentato al Festival di Sanremo.
Max sarà artefice della rinascita in grande stile di Eugenio Finardi, che con l’album “Fibrillante” da lui prodotto tornerà ad essere acclamato dalla critica, come non succedeva da decenni.

Negli ultimi anni Max ha dato vita a progetti di musica elettronica: “Glasstress” (Max Casacci e Daniele Mana) curioso album di musica realizzata a partire dai suoni del vetro e presentata alla Biennale d’Arte di Venezia, che vincerà il premio (Toast) come migliore album strumentale del 2016; “Pulse” (Max Casacci, Emanuele Cisi, Daniele Mana), progetto che genera la sua ritmica dai rumori della città, arrivando a coinvolgere alcuni tra i più grandi jazzisti italiani ed internazionali: Enrico Rava, Gianluca Putrella, Furio Di Castri, Flavio Boltro, oltre allo stesso Emanuele Cisi.

Max firma inoltre la colonna di “Uno per Tutti” di Mimmo Calopresti, aggiudicandosi il Premio Federico II al Festival La Primavera del Cinema Italiano.

Prende parte al collettivo Deproducers insieme a Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Vittorio Cosma: realizza con loro l’album di musica e astrofisica “Planetario” e il successivo “Botanica”.

Nell’ambito della musica elettronica, Max mixa nel 2016 l’album “Persona” di Lorenzo Senni: unico artista italiano a pubblicare per Warp, la più prestigiosa etichetta di musica elettronica del mondo.

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