L’uomo, la macchina e il cinema d’impresa
Nel cinema d’impresa l’uomo e la macchina si contendono la scena fin dalle opere del periodo muto. Le aziende hanno esaltato uno o l’altro a seconda del messaggio che volevano trasmettere e della metodo logia di lavoro in fabbrica. Di certo è che dalla fine degli anni Settanta inizia la lenta scomparsa dell’operaio che assume un ruolo seconda rio fino a scomparire del tutto negli anni Ottanta. Con uno storico dell’impresa analizzeremo questo delicato passaggio storico.
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Giovanni Ferrero
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Elena Testa
Responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, dove lavora dal 2006 occupandosi principalmente della diffusione, della gestione delle collezioni e della valorizzazione dei film d’impresa, di famiglia e del cinema religioso conservato dall’Archivio. Ha scritto documentari, realizzato cortometraggi, laboratori didattici e rassegne cinematografiche sempre legate al rapporto tra il cinema di repertorio e la società contemporanea.